P43: La corporalità nella realtà mista: identità, sensi ed esperienze interattive

The body in a mixed reality: identity, senses and interactive experiences

Francesco Marano (Università della Basilicata),  Vincenzo Esposito (Università di Salerno), Felice Tiragallo (Università di Cagliari)

Lingue: Italiano e inglese

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Italiano

In uno spazio di progettualità per il futuro condizionato in tutte le società dal prolungarsi degli effetti della pandemia mondiale, il campo delle economie, degli immaginari e delle tecnologie ci sembra fortemente segnato dalla dimensione della virtualità in rapporto al reale.
Il panel che proponiamo intende discutere le modalità̀ di inscrizione del corpo nelle realtà̀ miste prodotte dall’interazione fra realtà̀ primaria e realtà̀ aumentate e/o virtuali. In questa dimensione ci sembra che emergano nuovi linguaggi e nuovi processi di “rimediazione” e “ipermediazione” in contesti applicativi specifici che prevedono metodi collaborativi e costruzione di mappe in realtà̀ aumentata partecipata. Esistono numerose esperienze di realtà̀ aumentata, da immagini a 360° su diversi dispositivi e media (smartphone e documentari interattivi) che ci permettono di estendere la sensorialità dei mondi rappresentati, con la loro capacità di produrre immersivamente il senso del luogo e dell’appartenenza. Ci sembra importante interrogarci sul modo in cui l’esperienza della realtà̀ aumentata possa cambiare la percezione del rapporto fra soggetti e ambiente e quali tipi di relazioni si possano attivare dalla condivisione di tale esperienza. Ad esempio, in che modo la realtà̀ aumentata può sollecitare e permettere di condividere sensorialmente le memorie culturali e personali? Nel rapporto fra mondi reali e mondi virtuali Second Life è un’esperienza che porta a domandarsi: in che modo la corporalità̀ agisce nell’espressione delle identità̀ personali e culturali, e in generale nelle relazioni interpersonali in cui è in gioco la costruzione e la ricostruzione dell’identità̀?
Sollecitiamo contributi su contesti specifici, come:
1. le pratiche artistiche interattive dirette a sollecitare nel fruitore coinvolgimento sensoriale;
2. le transizioni di genere e le trasformazioni del Sé e del corpo;
3. l’abitare come pratica di inscrizione del corpo nel mondo virtuale;
4. la condivisione e la “rimediazione” di immagini;
5. il design come creazione di oggetti virtuali che producono sensazioni e innescano relazioni con gli altri e con l’ambiente.
Ci pare utile impostare la discussione su un piano interdisciplinare per poter connettere l’indagine etnografica alla psicologia, alla storia e teoria dell’arte e alla riflessione filosofica di matrice fenomenologica, anticartesiana ed ecologica. Tale dialogo potrà̀ produrre sia ulteriori riflessioni sulla filosofia del corpo e della mente sia nuova consapevolezza metodologica e nuove critiche autoriflessive sullo statuto e i metodi delle scienze sociali per lo studio della realtà̀ mista.

Keywords: realtà mista, identità multiple, arti visive, corpo, sensi

Riferimenti bibliografici

  • Boellstorf, Tom. 2008. Coming of age in second life: an anthropologist explores the virtually human. Princeton University Press;
  • Westmoreland, Mark R. “360° Video”. 2020. In P. Vannini (ed). The Routledge International Handbook of Ethnographic Film and Video. London and New York. Routledge, pp. 255-265.
  • Varela, Francisco – Thompson, Evan – Rosch, Eleonor
    1991 La via di mezzo della conoscenza. Le scienze cognitive alla prova dell’esperienza, Milano, Feltrinelli.
  • Pink, Sarah. 2009. Doing Sensory ethnography. London. Sage Publications.

 

English

Looking at the future as a space for new design in a world that the pandemy has modified economy, imaginaries and technologies emphasizing the relation with the virtual platforms.
This panel wants question the ways the body is embedded in the mixed realities produced by the interaction between primary reality and augmented/virtual realities. We think that in this space could emerge new languages and processes of remediation and hypermediation applied to specific contexts in which people are engaged through collaborative methods and participation to interactive maps designed by augmented reality.
There are several experiences of augmented reality, i. e. 360-degrees images on different devices and media that permit us to expand the sensoriality of the represented worlds through their ability to produce immersively the sense of place and the belonging. Therefore it is important to reflect on the way the augmented reality experience can change the perception of the relation between the subjects and the environment, and which types of relationships could be activated by sharing this experience. For example, which is the way the augmented reality can produce and permit the sharing of sensory cultural and personal memories? We will expect some contributions on this theme. About the relation between virtual and real worlds Second Life is an experience that ask some reflection: how corporality acts in Second Life to express personal and cultural identity? Which is the role of corporality in the construction and re-construction of the identity?

We look for contributions about:
1. Interactive artistic practices aimed to solicit a sensorial involvement in the audience;
2. Gender transitions and transformations of the body and the Self;
3. Dwelling as practice of embodiment in the virtual worlds;
4. Sharing and remediations of images;
5. Design as a production of virtual objects able to produce sensations and relations between the subject and the environments

We think it could be useful to base the discussion at a interdisciplinary level to connect anthropology with psychology, philosophy, art and more. Such dialogue could produce reflections on the philosophy on the body and mind, a new methodological awareness, and new self-reflexive criticisms about the theories and methods useful to enquiry the mixed reality.

References

  • Boellstorf, Tom. 2008. Coming of age in second life: an anthropologist explores the virtually human. Princeton University Press;
  • Westmoreland, Mark R. “360° Video”. 2020. In P. Vannini (ed). The Routledge International Handbook of Ethnographic Film and Video. London and New York. Routledge, pp. 255-265.
  • Varela, Francisco – Thompson, Evan – Rosch, Eleonor
    1991 La via di mezzo della conoscenza. Le scienze cognitive alla prova dell’esperienza, Milano, Feltrinelli.
  • Pink, Sarah. 2009. Doing Sensory ethnography. London. Sage Publications.

 

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