SIAC
SIAC è la Società Italiana di Antropologia Culturale, nata nel 2017 dalla fusione di AISEA e ANUAC con l’intento di riunire in un’unica società scientifica gli antropologi e le antropologhe italiane impegnate in ambito accademico e nella scena pubblica e sociale, allo scopo di promuovere gli studi demoetnoantropologici e favorire lo sviluppo della comunità scientifica antropologica.

La SIAC è la Società Italiana di Antropologia Culturale, costituita a Roma il 18 settembre 2017 a seguito della fusione tra l’AISEA (Associazione Italiana per le Scienze Etno-Antropologiche) e l’ANUAC (Associazione Nazionale Universitaria degli Antropologi Culturali) con l’intento di riunire in un’unica e solidale società scientifica gli antropologi italiani impegnati tanto nel contesto accademico quanto nella scena pubblica e sociale, allo scopo di promuovere gli studi e favorire lo sviluppo della comunità scientifica nel campo delle scienze demoetnoantropologiche (DEA).
Essa svolge la propria attività nell’ambito della ricerca scientifica, della formazione, sia universitaria che professionale, e nei diversi campi in cui sia possibile una applicazione degli strumenti e dei metodi elaborati all’interno delle discipline antropologiche. Della SIAC fanno parte docenti e ricercatori universitari, studiosi operanti nell’amministrazione dei beni culturali, dottori e assegnisti di ricerca, titolari di diploma conseguito nelle Scuole di Specializzazione in Beni Demoetnoantropologici; iscritti a dette Scuole di Specializzazione e a corsi di dottorato di ricerca italiani e esteri (PhD) caratterizzati da contenuti e obiettivi disciplinari collocabili centralmente nel settore degli studi demoetnoantropologici. La SIAC è, inoltre, aperta alla partecipazione di enti, società, associazioni che, in qualità di soci sostenitori, vogliano favorire in solido le sue attività pubbliche, di formazione e di ricerca. La SIAC, pertanto, si propone di essere riferimento privilegiato per tutte le realtà accademiche, scientifiche, museali e del terzo settore che costituiscono la comunità scientifica nel campo delle scienze demoetnoantropologiche, offrendo il proprio contributo nel promuovere, anche in stretta collaborazione con le altre associazioni attive in specifici ambiti settoriali, la formazione, la ricerca e la divulgazione del sapere demoetnoantropologico. 

In particolare

  1. delinea e tutela i principi della deontologia professionale, definendo responsabilità e funzione sociale degli antropologi culturali, e legittima l’identità scientifica dei soci;
  2. delinea e promuove le competenze, gli ambiti e gli strumenti di ricerca;
  3. delinea il profilo del ruolo professionale, i criteri e le modalità di formazione degli studiosi; 
  4. opera a favore dell’accreditamento e della tutela delle competenze antropologiche nella docenza universitaria; promuove l’insegnamento delle discipline DEA in tutte le scuole di ogni ordine e grado, nonché nella formazione degli insegnanti; promuove la presenza di specifiche competenze DEA in ogni struttura pubblica o privata in cui esse risultino utili; 
  5. organizza momenti di confronto e approfondimento scientifico tra gli studiosi dell’ambito DEA;
  6. assicura lo scambio di informazioni e di documentazione tra i suoi membri, quale condizione indispensabile per l’esistenza effettiva di una comunità scientifica e per la sua autorevole rappresentatività in ogni sede; 
  7. realizza periodiche ricognizioni sullo stato della ricerca, sulle sue linee di sviluppo e sulla sua utilità sociale;
  8. rappresenta i suoi membri nel confronto con le autorità, gli organismi e le strutture scientifiche istituzionali e politiche, a livello nazionale e internazionale;
  9. aderisce a organismi interateneo e offre consulenze per scuole di alta formazione;
  10. promuove attività editoriali nel settore degli studi; organizza dibattiti, convegni e attività formative sia su tematiche attinenti alle scienze DEA, sia su tematiche di raccordo con altri settori scientifici;
  11. opera come organo di collegamento tra studiosi italiani e stranieri nelle discipline DEA, e tra questi e gli studiosi di altri settori scientifici;
  12. sostiene un’attiva presenza delle scienze DEA nel dibattito nazionale e internazionale in riferimento ai grandi problemi e alle responsabilità storiche del nostro tempo.
 
L’AISEA è stata l’Associazione Italiana Scienze Etnoantropologiche. Costituitasi per prima come Associazione italiana di antropologi, annoverava tra i suoi soci professori e ricercatori di discipline antropologiche nelle università italiane e straniere e un vasto ambito di soggetti che, dentro e fuori l’accademia, si impegnavano in ricerca, museografia, e attività divulgativa in ambito demoetnoantropologico. Ha promosso nel corso degli anni numerosi convegni, seminari e momenti formativi e dato vita nel 2013 alla rivista di Classe A per il settore M-DEA/01 Etnoantropologia. Nel 2017, insieme all’ANUAC, confluisce nella neonata SIAC.

L’ANUAC è stata l’Associazione Nazionale Universitaria degli Antropologi Culturali. Ha promosso gli studi e favorito lo sviluppo della comunità scientifica universitaria italiana nel campo delle scienze demoetnoantropologiche, favorendo l’attività di ricerca scientifica, formazione e cooperazione scientifica all’interno della comunità degli antropologi e delle antropologhe. Ha promosso, a partire dal 2008, quattro convegni biennali e numerosi seminari e incontri di formazione. Nel 2012, da ANUAC nasce l’omonima rivista di Classe A per il settore M-DEA/01. Nel 2017, insieme all’AISEA, confluisce nella neonata SIAC.

Direttivo attuale

Direttivi precedenti

2019-2022

Presidente

  • Ferdinando Mirizzi (Università della Basilicata)

Vicepresidente

  • Gabriella D’Agostino (Università di Palermo)

Segretario generale

  • Anna Iuso (Sapienza Università di Roma)

Consiglieri

  • Stefano Allovio (Università di Milano)
  • Francesco Bachis (Università di Cagliari)
  • Alberto Baldi (Università di Napoli Federico II)
  • Elena Bougleux (Università di Bergamo)
  • Caterina Di Pasquale (Università di Pisa)
  • Vincenzo Esposito (Università di Salerno)
  • Anna Iuso (Sapienza Università di Roma)
  • Cecilia Pennacini (Università di Torino)
  • Dorothy Louise Zinn (Libera Università di Bolzano – Freie Universität Bozen)
  • Angela Cicirelli, rappresentante dei soci aggregati (Università della Basilicata)

Collegio Probi viri / Probae mulieres

  • Alessandro Simonicca (presidente) (Sapienza Università di Roma)
  • Simonetta Grilli (componente) (Università di Siena)
  • Adriano Favole (componente) (Università di Torino)

2017-2019

Presidente

  • Ferdinando Mirizzi (Università della Basilicata)

Vicepresidente

  • Stefano Allovio (Università di Milano)

Segretario generale:

  • Rosa Parisi (Università del Salento)

Consiglieri

  • Alberto Baldi (Università di Napoli Federico II)
  • Mauro Geraci (Università di Messina)
  • Simone Ghezzi (Università di Milano – Bicocca)
  • Simonetta Grilli (Università di Siena)
  • Alessandro Lupo (Sapienza Università di Roma)
  • Daniele Parbuono (Università di Perugia)
  • Cecilia Pennacini (Università di Torino)
  • Gianfranca Ranisio (Università di Napoli Federico II)

Collegio Probi viri / Probae mulieres

  • Alessandro Simonicca (presidente) (Sapienza Università di Roma)
  • Gabriella D’Agostino (componente) (Università di Palermo)
  • Adriano Favole (componente) (Università di Torino)
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