8 Dicembre 2020

In memoria di Frank Cancian

Un ricordo di Frank Cancian del Laboratorio di Antropologia “Annabella Rossi” – UNISA dell’Università degli Studi di Salerno

Dal 23 gennaio 2019 è attiva la Convenzione tra il laboratorio di Antropologia culturale “Annabella Rossi” del Dipartimento di Scienze del Patrimonio culturale dell’Università degli Studi di Salerno, Il Comune di Lacedonia e il MAVI-Museo Antropologico Visivo Irpino fondato e gestito dalla Pro Loco “Gino Chicone” dello stesso centro appenninico della provincia di Avellino, relativa allo studio e alla interpretazione dell’opera e della figura di Frank Cancian. Purtroppo, la dolorosa notizia della sua scomparsa è stata diffusa il 26 novembre scorso.

Gli antropologi che afferiscono al Laboratorio “Annabella Rossi” esprimono mestamente il loro cordoglio ricordando i lunghi mesi di lavoro durante i quali, lo scorso anno, furono ricostruite le vicende storiche e antropologiche che condussero Frank Cancian in Italia, nel 1957. La ricerca “salernitana” culminò nella pubblicazione di un saggio apparso sul Vol 8, No 2 (2019) di Visual Ethnography (“Non trovo pace più”. Note relative alla ricerca su/di Frank Cancian, antropologo visivo nell’Italia del Sud | Esposito | Visual Ethnography (https://l.facebook.com/l.php…).

Per onorare la memoria del Prof. Frank Cancian, secondo gli accordi presi in questi tristi giorni con le parti convenzionate, l’impegno di ricerca sarà ulteriormente incrementato. Si approfondirà lo studio della sua opera con rigore scientifico e, grazie alla metodologia antropologica della “fotoelicitazione”, saranno interpretate le sue immagini, la cui memoria verrà restituita, proprio grazie a tale metodologia, alla comunità lacedoniese. Gli avvenimenti locali che videro Cancian dialogare con il paese furono eccezionali, visto il periodo particolare, e costituiscono un ricordo culturale, un patrimonio immateriale, paradigmatico di un’epoca che ha formato la nostra identità di italiani, meridionali e, tuttavia, cittadini del mondo.

Di tale prosecuzione della ricerca si parla anche nel volume dedicato a Cancian, pubblicato quest’anno a Roma, in occasione della mostra curata da Francesco Faeta (“Frank Cancian in prospettiva. Prossime fasi di una ricerca etnografico-visiva”. In Un paese del mezzogiorno italiano. Lacedonia (1957) nelle fotografie di Frank Cancian, Roma, Postcart Edizioni). Ricorderemo così il prof. Cancian, con il rispetto che merita il suo amore per la disciplina e per quel luogo emblematico del Mezzogiorno che è stato per Lui, ed è per noi, Lacedonia.

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