6 Maggio 2023

Call for Papers: Ermeneutica della regionalità

a cura di Pietro Gibellini, Francesca Grisot, Renato Martinoni e Beniamino Mirisola
deadline: 𝟐𝟎 𝐠𝐢𝐮𝐠𝐧𝐨 𝟐𝟎𝟐𝟑

Nel 1967 usciva la Geografia e storia della letteratura italiana di Carlo Dionisotti, che segnava una svolta importante negli studi letterari, stimolando riflessioni e iniziative pionieristiche, come i venti volumi della Letteratura delle regioni d’Italia diretta per l’Editrice La Scuola da Pietro Gibellini e Gianni Oliva, e i tre volumi dedicati alla Storia e geografia della letteratura italiana nell’opera einaudiana diretta da Alberto Asor Rosa. A distanza di oltre mezzo secolo appare opportuno tornare non occasionalmente sul tema, anche alla luce degli studi che sono stati fatti nel frattempo, dei risultati e degli stimoli che hanno prodotto, offrendo nuovi modelli di orientamento e di interpretazione per le scienze letterarie, non meno che del profondo mutamento subito dalla società e dalla cultura, specialmente nel rapporto tra la cultura e la regione, la nazione, l’Europa e il mondo globalizzato.
Il numero monografico di “Ermeneutica letteraria” che uscirà nel 2024 si propone di ampliare tanto l’orizzonte geografico che quello disciplinare e interdisciplinare delle indagini sul concetto di “regionalità”.

Pur mantenendo la centralità della letteratura come asse portante e ineludibile dell’opera collettiva riunita nel nuovo numero di “Ermeneutica letteraria”, dialogando pertanto strettamente con essa, il progetto si fonda sugli studi letterari ma vuole estendere lo sguardo, interagendo dialogicamente, anche ad altri campi: quelli delle indagini storiche, antropologiche, storico-artistiche, linguistiche, sociologiche, ecc.
In particolare, fin dagli anni Settanta del secolo scorso, la regionalità si è sempre più configurata come “problema culturale complesso” nel quale si fondono storie, culture, lingue, valori, saperi, visioni del mondo e patrimoni materiali e immateriali diversi i quali, piuttosto che costituirsi in “identità compatte e definitive”, si presentano allo studioso come “ambiti di osservazione” dei contesti e delle relazioni sociali dense che in esso si producono (Geertz, Hannerz, Eriksen) senza soluzione di continuità, con tutte le conseguenti complicazioni legate alla differenza di scala di fenomeni che comunque interagiscono contaminandosi.

L’obiettivo è dunque quello di fare il punto della situazione, ampliando lo sguardo e centrando dei settori importanti, dal punto di vista dei campi di indagine, dei metodi usati, delle teorie che vengono formulate. Il volume ambisce anche ad avere un carattere di organicità, per diventare un testo di riferimento, di serie riflessioni e possibilmente di ipotesi teoriche e di metodo. Contributi panoramici saranno perciò preferiti a quelli troppo settoriali o limitati a singoli casi o a un solo scrittore: a meno che, in questo ultimo caso, essi non abbiano valore di esemplarità.

È importante innanzitutto definire in termini culturali (e anche in altri ambiti) il concetto di “regionalità”, che va distinto, senza con questo metterlo interamente da parte, da quello politico-istituzionale di “regione”. Occorre pertanto pensare a contributi (indagini, riflessioni) di carattere vario ma di valore complementare: da quelli teorici di definizione e quelli “esemplari” di contenuto, facendo naturalmente conto dei settori in cui il discorso prende forma e tenendo presente la distinzione fra “regione” e “regionalità”, a quelli di taglio comparatistico, includendo concetti come “identità” e “alterità”, senza dimenticare che l’Italia è costituita da regioni “interne” ma anche, sociologicamente e culturalmente, da regioni “esterne” alla sua geografia politica e istituzionale (aree italofone politicamente appartenenti ad altri Stati, comunità italofone di emigranti italiani, scrittrici e scrittori che pubblicano in italiano in paesi alloglotti o scrittrici e scrittori che pubblicano in italiano pur provenendo da diversi contesti d’origine). Il discorso, va da sé, è di portata tanto diacronica che sincronica, e non può ignorare per esempio delle riflessioni sulla coscienza della regionalità (cioè su quanto la regionalità possa essere una scelta, una condizione o una costrizione, un valore aggiunto o un impedimento).

Temi da approfondire sono pertanto la regionalità, i suoi caratteri, le influenze e le conseguenze che essa può attivare a livello culturale, in particolare nell’ambito della produzione letteraria e degli studi ad essa connessi, e di conseguenza l’ermeneutica della regionalità.

Chi desidera sottoporre un argomento di studio legato al progetto, con un contributo non superiore a 30.000 battute, è pregato di mandare un titolo provvisorio, l’abstract (1.500 battute) e un curriculum vitae (1.000 battute) a francesca.grisot@unive.it entro il 20 giugno 2023. Verso la metà di luglio gli autori dei saggi accettati verranno contattati. La consegna degli articoli è fissata al 30 ottobre

Vuoi iscriverti alla SIAC?
Contattaci