24 Dicembre 2022

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Lares (2-3/2021)
a cura di Fabiana Dimpflmeier

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a cura di Fabiana Dimpflmeier
Numero monografico di Lares (2-3/2021)

La storia dellโ€™antropologia italiana durante il periodo interbellico รจ, per buona parte, da scrivere. Si tratta di una storia che ha le sue radici nella fine dellโ€™Ottocento e nei primi del Novecento e che si intreccia a piรน livelli e secondo diverse declinazioni con lโ€™avvento e il consolidarsi del regime fascista e la sua politica culturale e coloniale; รจ una storia che ha propaggini che si estendono ben oltre la fine della Seconda Guerra Mondiale, a volte nel segno della continuitร  piuttosto che della rottura; ed รจ una storia in relazione alla quale si sono sviluppati gli studi demoetnoantropologici italiani del dopoguerra e determinate rappresentazioni e narrazioni del nostro passato (e futuro) disciplinare. Nellโ€™ottica di uno sforzo critico e storiografico che superi gli isolati tentativi di analisi del periodo e ne favorisca una migliore comprensione, gli autori dei saggi di questo monografico riflettono su figure e momenti salienti della nostra storia disciplinare in campo antropologico, folklorico e coloniale, prestando particolare attenzione alle diverse modalitร  di costruzione e partecipazione alla cultura fascista. Il proposito รจ quello di fare luce sullโ€™antropologia italiana durante il Ventennio fascista, a partire dalla constatazione che alcune domande, quale quella dei rapporti tra antropologia e fascismo, sono rimaste inevase o addirittura inespresse per lungo tempo. Ne emerge la consapevolezza che ricostruire la storia dellโ€™antropologia tra le due guerre significa anche rileggere la storia della disciplina come ci รจ stata tramandata, riconoscerne le lacune e contestualizzare certe scelte e omissioni dei nostri maestri, per quanto non condivisibili.

Interventi di: Fabio Mugnaini, Fabiana Dimpflmeier, Stefano Cavazza, Nino Blando e Rosario Perricone, Alessandro D’Amato, Claudio Pogliano, Antonino Colajanni, Gianni Dore, Leonardo Piasere.

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